Una gestione efficace dell’inventario è essenziale per qualsiasi azienda che voglia massimizzare i profitti e minimizzare le spese. Una delle decisioni chiave che le aziende devono prendere è se dedurre le forniture per realizzare i prodotti o se tenerle in magazzino. Entrambe le opzioni presentano pro e contro e la decisione dipende in ultima analisi dalle esigenze specifiche dell’azienda.
La deduzione delle forniture per la realizzazione dei prodotti è un modo efficace per gestire i livelli di inventario e ridurre i costi. Detraendo le forniture utilizzate per creare un prodotto, le aziende possono tracciare con precisione i costi associati alla produzione di quel prodotto. Questo può aiutare le aziende a identificare le aree in cui possono ridurre i costi, ad esempio trovando fornitori più economici o ottimizzando i processi produttivi.
Un altro vantaggio della detrazione delle forniture per la realizzazione dei prodotti è che aiuta le aziende a gestire i livelli di inventario. Ordinando solo le forniture necessarie per produrre i prodotti che vendono, le aziende possono evitare di accumulare scorte in eccesso. Ciò può contribuire a ridurre il rischio di sprechi e obsolescenza, che possono essere costosi per le aziende.
D’altro canto, mantenere le scorte in magazzino può essere vantaggioso per le aziende che hanno una domanda costante dei loro prodotti. Mantenendo uno stock di forniture a portata di mano, le aziende possono rispondere rapidamente agli ordini dei clienti ed evitare ritardi nella produzione. Questo può aiutare le aziende a mantenere un vantaggio competitivo, assicurandosi di poter soddisfare la domanda dei clienti.
Tuttavia, tenere le scorte in magazzino può anche essere costoso. Le aziende devono pagare per lo stoccaggio e la manutenzione delle scorte, che possono accumularsi rapidamente. Inoltre, c’è sempre il rischio che le scorte diventino obsolete o scadano, il che può comportare ulteriori costi.
In definitiva, la decisione di dedurre le forniture per realizzare i prodotti o di tenerle in magazzino dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda. Considerando attentamente i pro e i contro di ciascuna opzione, le imprese possono prendere decisioni informate che le aiuteranno a massimizzare i profitti e a minimizzare le spese.
In generale, il costo del venduto (COGS) è il costo diretto della produzione o dell’acquisto dei beni che un’azienda vende. Questo comprende il costo delle materie prime, della manodopera e altri costi diretti associati alla produzione o all’acquisto di beni destinati alla rivendita. Per calcolare il COGS, un’azienda deve in genere mantenere un inventario dei beni che vende.
Tuttavia, è possibile avere COGS senza mantenere un inventario. Ciò si verifica in genere nelle imprese di servizi che non producono o acquistano beni fisici. Ad esempio, una società di consulenza può avere costi associati alla fornitura dei suoi servizi, come gli stipendi dei dipendenti e le spese generali, che sarebbero considerati COGS anche se non c’è un inventario fisico.
Inoltre, alcune aziende possono scegliere di utilizzare un metodo chiamato “costo del venduto” invece del COGS. Il costo del venduto comprende tutti i costi diretti associati alla produzione o all’acquisto di beni da rivendere, ma non richiede la tenuta di un inventario. Al contrario, l’azienda deduce il costo dei beni venduti direttamente dai ricavi per calcolare l’utile lordo.
In sintesi, mentre il COGS richiede tipicamente il mantenimento di un inventario, è possibile avere COGS senza inventario nelle aziende basate sui servizi o utilizzando un metodo di calcolo del costo del venduto.
Secondo le regole dell’IRS, le imprese possono ammortizzare i costi delle forniture considerate ordinarie e necessarie per le loro attività. L’importo che può essere ammortizzato per le forniture dipende dal tipo di azienda, dal tipo di forniture e dall’importo speso per esse durante l’anno fiscale.
In generale, le piccole imprese possono dedurre fino a 2.500 dollari di spese per le forniture in base alla regola dell’approdo sicuro de minimis, che consente alle imprese di dedurre le spese per articoli considerati incidentali e non capitalizzati. Per le imprese che hanno un inventario, possono dedurre il costo delle forniture utilizzate per produrre i beni venduti durante l’anno fiscale, noto come costo dei beni venduti (COGS).
Inoltre, le imprese possono anche dedurre il costo delle forniture utilizzate nelle loro attività quotidiane, come le forniture per ufficio o le forniture per la pulizia. Queste deduzioni vengono generalmente richieste nella dichiarazione dei redditi dell’azienda utilizzando il modulo 1040 o il modulo 1120, a seconda del tipo di entità aziendale.
È importante tenere un registro accurato di tutte le spese per le forniture e consultare un professionista fiscale per garantire la corretta documentazione e deduzione delle spese.
Le forniture possono essere detratte dalle tasse come spese aziendali. A tal fine, le forniture devono essere utilizzate per scopi commerciali ed essere necessarie per il funzionamento dell’azienda. L’azienda deve inoltre tenere un registro accurato di queste spese, con ricevute, fatture e altra documentazione.
Esistono due metodi per dedurre le forniture dalle imposte: il metodo delle spese effettive e il metodo semplificato. Il metodo delle spese effettive prevede che si tenga traccia di tutte le spese relative ai materiali di consumo, come il costo dei materiali stessi ed eventuali spese di spedizione o di movimentazione. Il metodo semplificato consente alle imprese di dedurre un importo standard per piede quadrato dello spazio aziendale utilizzato per lo stoccaggio delle forniture, fino a un massimo di 300 piedi quadrati.
È importante notare che alcune forniture, come le attrezzature e i mobili per ufficio, possono essere considerate spese di capitale e devono essere ammortizzate in un certo numero di anni piuttosto che dedotte in un solo anno.
In generale, si raccomanda alle aziende di consultare un professionista fiscale per assicurarsi di dedurre correttamente le forniture e le altre spese in conformità alle leggi e ai regolamenti fiscali.