Mare Nostrum dei Romani
Il mare nostrum dei Romani all’inizio designava soltanto il bacino del Mar Tirreno e continuò a farlo almeno fino al 30 a.C, fino alla fine delle guerre puniche, combattute contro Cartagine, e alla conquista di Sicilia, Sardegna e Corsica. L’espressione mare nostrum, tuttavia, si andò ampliando subito dopo. Nel settore del cabotaggio il Porto di Napoli è leader, rappresentando il 50% del traffico italiano. Rappresenta inoltre uno snodo fondamentale per il trasporto merci e passeggeri per le isole maggiori (Sicilia e Sardegna).
I Quattro Mari Italiani
L’Italia è bagnata da 6 diversi mari, tutti sottobacini del Mar Mediterraneo: il mar Adriatico, il mar Ionio, il mar Tirreno, il mar di Sicilia, il mar Ligure e il mar di Sardegna. La massima profondità del Mar Tirreno si ha all’incirca al centro del bacino e arriva fino a circa 3.800 m a sud delle Isole Ponziane. Esso bagna: tutta la costa occidentale della nostra penisola; la parte orientale della Corsica; la parte settentrionale della Sicilia; la parte orientale della Sardegna.
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Le sue coste, ricche di insenature, offrivano porti naturali per le navi. I popoli antichi amavano vivere sulle spiagge e fare il bagno nell’acqua fresca. Il mare rendeva bello il paesaggio.