Francesca da Rimini
Quando rispuosi, cominciai: "Oh lasso, quanti dolci pensier, quanto disio menò costoro al doloroso passo!". Poi mi rivolsi a loro e parla’ io, e cominciai: "Francesca, i tuoi martìri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Dante dopo aver ascoltato Francesca, si impietosisce e si commuove, ma non riesce a comprendere il perché i due giovani non furono capaci di dominare questo forte desiderio che li condusse alla morte. Alla fine sviene per la pietà e la commozione per quell’amore vero.
Minosse e il Giudice Infernale
Chi era Minosse come viene rappresentato da Dante? Minosse è posto all’ingresso del II Cerchio (lussuriosi) e ha caratteri bestiali: ringhia, ha una lunga coda che avvolge attorno al corpo tante volte quanti sono i Cerchi che il dannato (il quale gli confessa tutti i suoi peccati) deve discendere. Qui sta Minosse orribilmente e ringhia di rabbia: egli è il giudice infernale, che giudica i dannati che gli si parano davanti.
Galeotto e il Romanzo Arturiano
Chi è galeotto nella Divina Commedia? Sono i protagonisti di un noto romanzo cortese del ciclo arturiano, citati da Dante nel Canto V dell’Inferno. Lancillotto del Lago (Lancelot in lingua d’oïl) è un cavaliere della Tavola Rotonda di re Artù e si innamora della regina Ginevra, moglie dello stesso Artù. Il loro amore era nato mentre stavano leggendo insieme un romanzo cavalleresco in cui Ginevra, sposa di Re Artù, indotta dal siniscalco Galehaut, bacia Lancillotto; da qui l’espressione "galeotto fu il libro" usata da Dante per indicare che il libro svolse la stessa funzione tra i due amanti di Rimini.