Ora, la conclusione generalmente condivisa è questa: eliminiamo la d eufonica quando la a o la e sono seguite da parola che cominci per una vocale diversa.
Per esempio, diciamo e scriviamo a osservare, non ad osservare.
Eccezione, ormai imposta dall’uso, ad esempio, non a esempio.
Allora, che cosa sono io tu noi voi essi? I pronomi personali sono pronomi che rappresentano, in funzione deittica, la persona che parla, la persona che ascolta oppure la persona, l’animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne il nome.
Riguardo a questo, come dicevi tu? Dubbio presto risolto: bisogna dare del tu, non del te, dire dunque hai ragione tu, vieni anche tu. La grammatica insegna che il pronome personale tu è soggetto, mentre te si usa nei complementi.
Il sostantivo in tedesco è di tre generi: maschile, femminile e neutro; il primo ha spesso il suffisso in "er", mentre il secondo in "ie". Ad ognuno di essi, corrisponde un articolo: "der" per il maschile, "die" per il femminile", "das" per il neutro.
Come si analizzano i nomi invariabili? I nomi invariabili sono così detti perché mantengono la stessa forma al singolare e al plurale. Si può capire se un nome invariabile è usato nella forma singolare o nella forma plurale dall’articolo, da un aggettivo o da altre parti del discorso a esso riferite, che concordano nel numero con il nome.
Come possono essere i nomi in base al significato? A seconda del loro significato, i nomi si distinguono in: concreti o astratti; Comuni o propri; Un nome si dice invece astratto se indica qualcosa che non esiste materialmente e non è percepibile direttamente dai nostri sensi.