Quali critiche muove Manzoni all’uso delle unità aristoteliche?


Manzoni respinge le unità aristoteliche. Nella tragedia tradizionale, l’azione scenica non poteva sintetizzare una azione reale superiore alle quarantotto ore e svilupparsi al di là di uno spazio ben definito. A quale principio doveva ispirarsi la poetica secondo gli aristotelici?
Il principio di tutte le arti poetiche è l’imitazione, ma con diversi mezzi, oggetti e modalità.

Manzoni abbandona la tragedia, trovandola più adatta alla lettura che alla rappresentazione. Si ispira a Shakespeare, ai moralisti francesi e ai drammaturghi tedeschi. Quali sono le riflessioni di Manzoni sul teatro?
Critica l’idealizzazione classica, basata sull’esclusività del teatro greco, e valorizza la libertà creativa e l’importanza dei temi patriottici.

Manzoni propone una nuova concezione della letteratura, eliminando le unità di tempo e di luogo tipiche del teatro classico. Introduce il coro, un "cantuccio" dell’autore, per esprimere opinioni morali e politiche senza essere giudicato.

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