Processo delle Batterie
Una pila è composta da due semicelle, o elementi galvanici, ognuno dei quali è costituito da una lamina metallica immersa in una soluzione salina dello stesso metallo. Questa perdita è il risultato del funzionamento e della composizione chimica e fisica delle batterie. In effetti, a lungo termine, i componenti interni rilasciano sostanze acide che "fuoriescono" dall’involucro e possono anche causare danni al dispositivo.
Funzionamento delle Batterie
Un conduttore collega i due elettrodi, guidando il passaggio degli elettroni, producendo energia elettrica. L’energia chimica si trasforma in corrente elettrica quando inseriamo le pile alcaline e accendiamo il dispositivo.
Tipi di Batterie
Le batterie alcaline primarie, o non ricaricabili, hanno, ad esempio, una tensione nominale di 1,5 volt. Chimica delle pile Batterie contenenti alcali Batterie al litio (Li-Ion) Batterie in polimero al litio. Batterie in nichel-cadmio Batterie composte da nichel e metallo idruro. Batterie composte da zinco e carbone.
Quando si scarica la pila? Una reazione redox spontanea si verifica in una pila che trasforma l’energia chimica in energia elettrica. La differenza di potenziale tra i due elettrodi scompare quando tale reazione raggiunge l’equilibrio e la pila non produce più corrente elettrica.
Elettrolisi nell’Industria
Application In ambito industriale, il cloro, a partire dalla salamoia (soluzione di cloruro di sodio) o dal cloruro di sodio fuso, è la sostanza più comunemente prodotta per elettrolisi. Il principio che governa questo processo si basa sulla presenza di elettroliti, che sono sostanze specifiche che si dissociano in soluzione acquosa in ioni positivi e ioni negativi, rispettivamente anioni e cationi. La corrente consente agli elettroliti di spostarsi tra i due poli.