Le caratteristiche geometriche della sezione stradale dei ponti devono essere le medesime della strada di cui mantengono la continuità. Nella progettazione di un ponte si deve tener conto del peso proprio della struttura, dei carichi permanenti, dei carichi mobili e di quelli accidentali.
Quantitativamente, i tipi di ponti includono:
- Ponte Trave
- Ponte maestra
- Ponte scatolare
- Capriata
- Ponte continuo
- Ponte a sbalzo
- Ponte sospeso
- Ponte ad arco
L’infrastruttura acquisisce propriamente il nome di ponte se l’ostacolo da superare è un corso d’acqua, quello di viadotto se costituito da una vallata o da una gola e, infine, quello di cavalcavia se rappresentato da un’altra via di comunicazione.
Tecnicamente, costruire ponti significa permettere un flusso di beni e persone, ma con loro fluiscono anche abitudini, concetti, idee. Diventa reciproca influenza e fusione tra due soggetti fino a quel momento sconosciuti.
Nel caso del ponte sospeso il cavo è sottoposto ad una forza verticale (idealmente uniforme) costituita dal peso del ponte e dei veicoli in transito (w, espresso come peso per unità di lunghezza lungo l’asse x, N/m).
I ponti medievali nacquero come semplici strutture in legno appoggiate su pile ad arco e dotate solo di piccole aperture. Di particolare rilievo erano inoltre i ponti levatoi sui fossati delle fortezze e delle fortificazioni cittadine, così come sulle vie navigabili.