Che cosa rappresenta il simbolo dell’Induismo?


La Om, la Sillaba Sacra, è un termine sanscrito che compare già nei Veda (i testi sacri degli Arii) dal XX secolo avanti Cristo e forse molto prima. Il simbolo rappresenta la Creazione dell’Universo e il suono della Om viene associato alla Vibrazione Primordiale dell’Universo stesso e di tutta la Creazione.

L’ankh (☥) (anche croce ansata e conosciuta anche come chiave della vita), è un antico e sacro simbolo egizio che essenzialmente simboleggia la vita. Gli dèi sono spesso raffigurati con un ankh in mano, o portato al gomito, oppure sul petto.

La Gran Bretagna cominciò a occupare l’India tra la fine del 1757 e la prima metà dell’Ottocento, attraverso la Compagnia delle Indie Orientali, una di quelle imprese marittime commerciali nate verso il 1600.

Si tratta di un’economia di mercato emergente, che dispone di una grande abbondanza di risorse naturali e di settori molto sviluppati quali quello delle comunicazioni, dell’energia e dei trasporti, e di un importante snodo manifatturiero regionale di uno stato membro del G20, l’unico in Africa.

Il nero rappresenta il popolo del Sud Africa, il verde indica la produttività della terra e l’oro simboleggia l’abbondanza minerale. La Y rappresenta il commercio triangolare, che consisteva nello sfruttare gli schiavi sudafricani.

L’attuale bandiera dell’Etiopia è stata adottata il. La stella dell’emblema centrale, formata da distinti segmenti che si ricompongono armoniosamente, vuol rappresentare la comune volontà della nazione, dei popoli e delle religioni dell’Etiopia di costituire uno stato unito.

Lo scoppio della Seconda guerra mondiale diede la spinta finale alla lotta per l’indipendenza, che fu infine concessa dalla Gran Bretagna nel 1947. Il paese fu diviso in due Stati (entrambi membri del Commonwealth): l’Unione Indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan, a maggioranza musulmana.

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