Introduzione all’autismo
La parola “autismo” deriva dal greco, il suo significato letterale è “stare soli con sé stessi”. L’autismo non è un disturbo definito con certezza, ma un insieme di alterazioni dello sviluppo cerebrale: per cui è preferibile usare la definizione di “disturbi dello spettro autistico”.
Caratteristiche dell’autismo
L’autismo è caratterizzato dall’incapacità di interagire con il mondo esterno. Si manifesta con chiusura nei confronti degli altri, mancato apprendimento del linguaggio (50% dei casi) o, inappropriato utilizzo della comunicazione verbale. Il soggetto autistico ha comportamenti ripetitivi e maniacali, difetta di capacità empatica, tende all’isolamento, manifesta ritardi nell’apprendimento.
Sindrome di Asperger
Difficoltà nel controllo e nella comunicazione delle emozioni. Insolite capacità linguistiche che includono un ampio vocabolario e una sintassi elaborata ma in concomitanza con capacità di conversazione immature, prosodia insolita e tendenza ad essere pedanti. Chi soffre di sindrome di Asperger si distingue per una gestualità (per esempio, sbattere o torcere le mani) e per dei comportamenti ripetitivi, stereotipati e, spesso, inutili, dai quali non riesce a prescindere; rinunciare a uno di questi "riti", infatti, rappresenta un vero e proprio dramma.