Chi erano le gens nell’antica Roma?


Gentes e Clientes

Nell’antica Roma, la gens (pl. gentes) era un gruppo di famiglie che si riconosceva in un antenato comune e praticava culti comuni. In età regia e nell’alto periodo repubblicano le gentes erano composte interamente da patrizi, detti gentiles. L’ingresso dei plebei fu possibile in seguito all’emanazione della lex Canuleia del 445 a.C che sospendeva il divieto di matrimonio tra patrizi e plebei, assegnando lo ius connubii alle famiglie plebee.

I clientes erano anche i cittadini che provenivano da diversi contesti socio-economici e che, attraverso un “patto sociale“, si garantivano un futuro su base socio-economica partecipando al successo politico di alcuni individui patrizi.

Comizi Centuriati

Nell’ambito dei comizi centuriati venivano eletti i consoli, censori e pretori, si decidevano guerre o tregue, si sancivano condanne a morte; avevano competenza legislativa, con la quale approvavano o respingevano le proposte di legge dei magistrati.

Differenze tra Patrizi e Plebei

I patrizi erano riuniti in stirpi (gentes), che costituivano in origine, forse, delle unità autonome, solo successivamente sottoposte all’autorità del rex. La plebe era costituita da contadini, commercianti, artigiani, insomma la parte produttiva della popolazione.

Senato e Comizi Curiati

Senato: gruppo di cento persone anziane che il re sceglie tra i patrizi. Comizi Curiati: l’assemblea del popolo dove i nobili hanno grande influenza. Si riunisce nel Foro (quella che era l’Agorà greca) ed elegge i senatori.

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