Chi fa un lavoro che ama?


La sindrome da burnout e la gestione del lavoro

«Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita» è una frase attribuita a Confucio che spopola da anni sul web, riempie la bocca del motivatore medio e che io mal digerisco. Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della la tua vita. Quando il lavoro diventa un peso? La sindrome da burnout è un fenomeno in continuo aumento che sta dilagando tra i lavoratori. Si tratta di una vera e propria epidemia di stress che colpisce coloro che subiscono un carico di lavoro eccessivo.

Creare un ambiente di lavoro positivo

  • Curare nei dettagli gli spazi fisici.
  • Migliorare la comunicazione.
  • Promuovere il lavoro di squadra.
  • Responsabilizzare i collaboratori.
  • Offrire dei benefit.
  • Promuovere gli atteggiamenti positivi.
  • Offrire del cibo salutare.

Consigli pratici per sopravvivere nel luogo di lavoro

Come sopravvivere in ufficio: i consigli pratici di uno specialista. Preparati a difenderti. È bene mettere i propri interessi sempre in prima linea, evitando soprattutto di scendere a compromessi (quando non solo leciti). Evita di litigare. Fatti degli amici. Non diventare il carnefice.

Cambiare lavoro e prevenire il workaholism

Di conseguenza,, come si fa a cambiare lavoro? Altri utili suggerimenti: Chiedere all’azienda orari di lavoro più flessibili; Chiedere un cambio di settore o team di lavoro, se possibile e coerente con le nostre skill; Chiedere più coinvolgimento nei progetti e/o corsi di formazione e aggiornamento; Valutare nuove modalità di lavoro. Quante volte si cambia lavoro? Sono lontani i giorni in cui le persone trascorrevano l’intera carriera in una singola azienda. Oggi, i lavoratori cambiano lavoro in media ogni 4,2 anni, secondo un recente rapporto sul mandato dei dipendenti del Bureau of Labor Statistics. Di conseguenza,, quando il lavoro è troppo? Dipendenza da lavoro o workaholism: lavorare troppo danneggia la salute psicofisica. Il termine dipendenza da lavoro o workaholism si riferisce a chi avverte il bisogno incontrollabile di lavorare incessantemente, bisogno che comporta conseguenze molto negative sul piano della salute, psicologico e relazionale.

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