Regole per la formazione dei plurali in Italiano
La seguente regola empirica è utilizzata dalla maggior parte delle grammatiche: Se la parola è parossitona e ha l’accento sulla penultima sillaba, i suoi plurali sono -chi e -ghi. In situazioni in cui la voce è sdrucciolata (proparossitona) e l’accento è posto sulla terzultima sillaba, è più probabile che il plurale sia pronunciato in -ci o -gi.
Eccezioni e particolarità
L’unica eccezione a questa regola è Belga, che ha come plurale belgi. Ciò potrebbe essere dovuto al nome della nazione, Belgio, e al nome francese degli abitanti, Belges. Il plurale femminile è tipicamente belghe.
Esempi di plurali in Italiano
- Il plurale della parola "pair" è paia e da questo il singolare paio.
- Il plurale della parola "fascia" segue la regola: nomi femminili iniziano con "scia" al singolare e "sce" al plurale.
- La grafia corrente del plurale di "valigia" è valigie, secondo la regola empirica per i nomi plurali come -cia, -gia e -scia.