Cibo in Italia negli anni ’50
Nei primi anni ’50, gli studenti dei paesi mangiavano tre giorni di minestrone e un giorno di pasta con salsa di pomodoro concentrata. Poi si pagava 25 centesimi alla bottega per un cioccolatino e una fetta di pane. La frutta fresca era disponibile dal mese di giugno (ciliegie) al mese di novembre (cachi e mele tardive).
Cambiamenti nei consumi alimentari italiani
La percentuale media del peso dell’alimentazione sul totale delle spese delle famiglie italiane nell’immediato dopoguerra, come a metà degli anni Trenta, era scesa al 40% dieci anni dopo, per poi scendere al 35% nei primi anni Settanta e raggiungere il 20% all’inizio del XX secolo.
Alimentazione del XIX secolo
Questi nuclei familiari iniziavano la loro giornata con pane bianco, burro, latte e caffè. In genere, il pranzo consisteva in una minestra in brodo e un piatto di carne cucinato in vari modi, come arrosto con patate, in umido con odori o stufato, e sempre accompagnato da pane bianco.