Le nuvole
Le nuvole sono delle formazioni fatte di piccolissime particelle d’acqua condensata oppure, se la temperatura è abbastanza bassa sono composte di micro cristalli di ghiaccio. Queste particelle e questi cristalli restano sospese nell’atmosfera e si spostano seguendo il vento. Cosa sono le nuvole? Come si distinguono? Se una nuvola si è formata a temperature positive prende il nome di nube calda, se si trova a temperature negative si chiamerà nube fredda, qualora la nube presenta la parte inferiore a temperature positive e la parte superiore a temperatura negativa prenderà il nome di nube mista.
Scomparsa delle nuvole
All’aumentare della temperatura dell’aria, la sua umidità relativa diminuisce e l’aria può saturarsi; quindi, le particelle della nuvola evaporano per diventare vapore acqueo invisibile. La insolazione spesso provoca la dissipazione delle nuvole create dalla turbolenza.
Tipi di nuvole
- Cirri: Queste nuvole sembrano piume bianche e delicate. Generalmente sono bianche e a forma di ciuffi.
- Cirrocumuli: Sono formazioni nuvolose con base (nelle regioni temperate) tra i 2000 ed gli 8000 m. Sono essenzialmente composte da gocce d’acqua o da un miscuglio di gocce d’acqua e cristalli di ghiaccio. Sono caratterizzate dal prefisso "alto".
Atmosfera superiore
Una delle regioni atmosferiche più interessanti dal punto di vista scientifico risiede tra circa 50 e 1000 chilometri dalla superficie e si chiama ionosfera. Il nome deriva dal fatto che in questa regione dell’atmosfera sono presenti ioni.
Colori del cielo
- Perché il cielo è arancione di notte? Al tramonto, il cielo appare arancione perché la luce del Sole per raggiungere i nostri occhi deve attraversare un maggior spessore di atmosfera rispetto a quando il Sole è a mezzogiorno, quindi la luce blu viene diffusa di più in più aria e ci raggiunge solo la luce rossa/arancione tipica del tramonto.
- Significato del cielo rosso di notte: Quando il sole tramonta e i suoi raggi sono radenti agli strati più alti dell’atmosfera, arriva il momento in cui la radiazione di frequenza vicina al violetto non riesce più a penetrarla, al contrario della radiazione vicina al rosso che ancora entra nell’atmosfera. Così il cielo si tinge di rosso.