La proposizione interrogativa introdotta da est-ce que Impieghiamo est-ce che principalmente per formare delle domande nella lingua parlata. Aggiungiamo dopo est-ce que la frase nella sua forma abituale (soggetto-verbo-complemento oggetto).
Si tratta della forma più corrente e familiare: si mette semplicemente un punto interrogativo alla fine della frase e la si pronuncia con una intonazione crescente.
Ecco alcuni esempi di domande in francese costruite con la semplice intonazione:
- Vous êtes italien? (Sei italiano?)
- Vous êtes français? (Sei francese?)
Il modo più convenzionale di presentarsi in francese comincia con "Je m’appelle" (pronuncia: j m’appel) che significa "Mi chiamo". Per esempio, potresti dire: "Je m’appelle Roberto". L’equivalente francese di nome è: "prenom" (nota bene la differenza con l’italiano).
Per dire “ciao” in francese in contesti formali e informali puoi dire “Bonjour”, che alla lettera vuol dire “buongiorno”. Per salutare qualcuno di sera o di notte usa “Bonsoir”, che vuol dire “buona sera”. In alternativa, usa “Salut” o “Tien” in contesti meno formali, laddove useresti “ciao” anziché “salve”.
Quando ci si incontra Incontrarsi di persona : au revoir arrivederci à bientôt a presto à tout à l’heure a dopo
Elenco numeri francesi da 1 a 30: un, deux, trois, quatre, cinq, six, sept, huit, neuf, dix, onze, douze, treize, quatorze, quinze, seize, dix-sept, dix-huit, dix-neuf, vingt, vingt et un, vingt-deux, vingt-trois, vingt-quatre, vingt-cinq, vingt-six, vingt-sept, vingt-huit, vingt-neuf, trente.