Come usare i fondi del caffè per le piante?


Uso dei fondi del caffè per le piante

Il modo migliore per farlo è proprio metterlo nel compost o usarlo per preparare il bokashi. Mettetelo in infusione: due tazze di fondi di caffè in circa 10 litri di acqua e lasciate riposare per 24 ore. Filtrate il tutto e usa l’acqua per innaffiare le piante. Esistono molti fertilizzanti naturali conosciuti come i fondi di caffè, le bucce di banane (queste ultime utilizzate soprattutto per i fiori). Entrambi favoriscono la buona crescita delle piante. Un altro fertilizzante poco conosciuto e assolutamente naturale è il sale di Epsom, conosciuto anche come sale inglese.

Concimare con la cenere e altri metodi naturali

La cenere di legna è un ottimo concime organico da usare nell’orto biologico. Azalea, Camelia, Corbezzolo, Erica, Gardenia, Magnolia, Mimosa, Mirtillo sono alcune delle principali piante acidofile.

Curiosità sul caffè e consigli per la cura delle piante

Cosa fa bene alle piante? Come accendere i fondi di caffè? Caffè bruciato Potete prendere un piattino coperto da un foglio di alluminio o scegliere un barattolino. Inserite qualche cucchiaino di caffè e con un accendino o un fiammifero (facendo attenzione) iniziate a bruciarlo. Questo bruciare sarà graduale, un po’ come accade per l’incenso. Come rigenerare la terra dei vasi? Il vecchio terriccio dei vasi va messo in un contenitore coperto o in un sacco in cui a strati si pone della torba e del terriccio. Fatto questo, lo si innaffia periodicamente e si rimesta ogni 30-40 giorni. La terra così preparata sarà matura per il rinvaso dell’anno successivo. Per un buon caffè, gli esperti consigliano di destinare a ogni singolo caffè non meno di 8 – 10 grammi di polvere di caffè. In genere, quindi, con un kilo di caffè si ottengono circa 100 tazzine. In commercio si trovano solitamente pacchi da 10 capsule da 7 g di caffè con un costo che va dai 3 € ai 4,50 €. Consideriamo che il prezzo medio al chilo è di 58,35 €, dunque ogni singolo caffè avrà un costo di circa 0,41 euro.

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