Rifrazione e riflessione nella formazione dell’arcobaleno
Il fenomeno dell’arcobaleno si basa sui due fenomeni della rifrazione e della riflessione che sono stati già descritti. Il raggio della luce solare, penetrando in una goccia d’acqua sospesa nell’aria, si divide – per rifrazione – nei raggi dei vari colori dello spettro.
Significato dei colori dell’arcobaleno
Che cosa rappresentano i colori dell’arcobaleno? Quelli caldi sono i colori, come il rosso e l’arancione, associati a emozioni positive e vitali. I freddi, come il blu e il viola, sono più vicini a sensazioni di quiete e riflessività.
Forma e colori nella natura
Come mai l’arcobaleno ha la forma di un arco? Quando viene osservato da una località a elevata altitudine, o da un aereo, l’arcobaleno appare come un cerchio completo. Ha questo aspetto perché la luce del sole si diffonde sulla Terra in forma di cono, ma da un punto qualsiasi della superficie del pianeta è possibile vederne solo una parte, un arco.
Di conseguenza, perché il bianco non è un colore primario? Il bianco è un colore con elevata luminosità ma senza tinta (per cui è detto "colore acromatico"). Più precisamente è dato dalla sintesi additiva di tutti i colori dello spettro visibile (o di tre colori primari, ad esempio rosso, verde e blu oppure ciano, magenta e giallo).
Inoltre, cos’è il bianco ottico? Il bianco ottico è quello più chiaro. Riflette la luce più delle altre tonalità, risultando quindi molto brillante, spesso troppo. Il bianco latte, invece, contiene nel suo pigmento una minima traccia di giallo.
Riguardo a questo, come si fa il bianco antico? Color bianco antico: codice RGB Per ottenere questa affascinante tinta occorre mescolare i colori primari nel seguente modo: rosso 100% verde 99.61% blu 93.73%