Cosa passa nel sangue del pesce?


Fisiologia e Movimento dei Pesci

Nei pesci la circolazione è chiusa e semplice. Vi è un cuore, costituito da due sole cavità (atrio e ventricolo); il sangue viene pompato nelle branchie, dove si ossigena, passa attraverso i capillari sistemici nei tessuti, poi ritorna all’atrio del cuore. I pesci riescono a muoversi grazie alle contrazioni dei muscoli e alla spinta che arriva dalla pinna di coda. Le altre pinne invece fanno da timone. Il cavalluccio marino è l’unico pesce che nuota in verticale, molto lentamente e con piccole pinne.

Respirazione e Adattamenti dei Pesci

Con il termine pesci, dal latino piscis, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. I pesci sono vertebrati acquatici e come tali possiedono strutture specializzate per gli scambi gassosi con l’ambiente acquatico che li circonda. Aria e acqua, infatti, possiedono caratteristiche fisico-chimiche molto diverse e quindi gli apparati respiratori si sono adattati a questi due diversi mezzi.

Adattamenti all’Ambiente Acquatico

Nel caso in cui un pesce d’acqua dolce viene posto nel mare accade esattamente il contrario, la concentrazione di ossigeno è più bassa e quella di sale più alta, quindi il pesce non manterrebbe più in equilibrio le sue funzioni vitali. I cosiddetti pesci diadromi, ovvero che vivono sia in acqua dolce che salata (spesso migratori, per ragioni di riproduzione) più conosciuti (anche a livello mondiale) sono: salmone, anguilla, alcuni cefali, storione, cheppia ecc.

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