Cosa pensa Manzoni del progresso?


Concetto di Storia e Progresso secondo Manzoni

La storia e il progresso, secondo Manzoni, erano oscurati dal trionfo del male e dell’ingiustizia. Questo pessimismo storico-politico, incontrandosi con il cattolicesimo, si indirizzò verso una concezione della storia come realizzazione di un fine ultraterreno, che obbedisce ai disegni della Provvidenza divina.

Il Rifiuto del Neoclassicismo da Parte di Manzoni

Da qui deriva il suo atteggiamento anti-classico, il rifiuto dei principi neoclassici che esaltano la Romanità: Manzoni ritiene che i romani imperialisti siano fonte di violenza, in quanto sottomettevano tutto il mondo, le radici italiane invece risiedono nel Medioevo cristiano.

Concetto di Utile e Vero secondo Manzoni

Il primo, l’utile, si riferisce alla necessità della nuova letteratura di perseguire l’educazione morale dei lettori. L’interessante è invece il mezzo, perché solo attraverso la selezione degli argomenti di interesse per il vasto pubblico lo scrittore può sperare di raggiungerlo e di educarlo.

Manzoni distingue nel “sistema” romantico una parte negativa, rivolta contro l’imitazione, le regole classicistiche, la mitologia, e una parte positiva, riassumibile nei tre principi l’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo.

“VERO STORICO” e “VERO POETICO” deve aderire nel modo più rigoroso alla verità della storia, investigarne la dimensione morale e spirituale. VERO STORICO → rispetto per la storia; VERO POETICO → aggiungere invenzione al vero storico come completamento della realtà → poesia.

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