Procedura per l’interdizione anticipata
In particolare, la lavoratrice deve presentare una domanda di interdizione anticipata dal lavoro, un certificato medico di gravidanza (realizzato dall’ASL) e un certificato medico del ginecologo che attesti la presenza di complicanze gravi e/o condizioni morbose preesistenti che potrebbero essere aggravate dal lavoro.
Passaggi per la domanda di maternità anticipata INPS
Le domande di maternità devono essere presentate solo tramite il sito web INPS. È necessario avere lo SPID (identità digitale), che può essere rilasciato da diversi provider. È possibile compilare la domanda da soli o rivolgersi ad un patronato per assistenza.
Procedura post-partum e comunicazione con l’INPS
Come si può richiedere l’interdizione dopo la nascita? La richiesta di interdizione anticipata-post partum dal lavoro – istanza lavoratrice può essere scaricata sul sito www.ispettorato.gov.it e deve essere inviata o presentata personalmente all’Ispettorato Territoriale del lavoro. Entro 30 giorni dal parto, la lavoratrice è tenuta a comunicare tramite una delle modalità telematiche sopra menzionate la data di nascita del figlio e le relative generalità. A seguito del parto, le lavoratrici autonome trasmettono la domanda tramite e-mail.
Chi informa l’INPS della maternità? I certificati di gravidanza o di interruzione di gravidanza devono essere inviati online all’INPS dai medici (articolo 21, decreto legislativo, n. 151 – Testo Unico sulla maternità e paternità, modificato dal decreto legislativo, n. 179 – Codice dell’amministrazione digitale).