Cosa si fa in un reparto di rianimazione?


Introduzione alla terapia intensiva

La rianimazione o terapia intensiva è il luogo dove vengono ricoverati tutti i pazienti con compromissione della funzione degli organi primari: cervello, polmoni, cuore.

Definizione di paziente critico

Possiamo definire Paziente critico, colui che a causa di grave compromissione di uno o più organi e/o apparati, deve dipendere da strumenti di supporto delle funzioni vitali, e/o da monitoraggio e/o terapia avanzati.

Terapia intensiva post operatoria (T.I.P.O.)

La terapia intensiva post operatoria (T.I.P.O.) aiuta i pazienti ad alto rischio ad ottenere un rapido recupero delle funzioni vitali dopo interventi chirurgici particolarmente invasivi (epatectomia, esofagectomia, lobectomia polmonare, etc).

Requisiti per il personale della terapia intensiva

Per poter svolgere attività in terapia intensiva, medici e infermieri devono frequentare e, chiaramente, portare a termine le cosiddette Scuole di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva o corsi post-laurea affini.

Intubazione

“L’intubazione è una manovra di posizionamento di un tubo, chiamato tubo endotracheale, nelle vie aeree del paziente e, più precisamente, nella trachea. Ciò viene fatto perché, durante l’anestesia generale, al paziente vengono somministrati dei farmaci che, bloccandogli i muscoli, inibiscono la sua respirazione.

Origini della terapia intensiva

In risposta ad una epidemia di poliomielite (dove si rendeva necessaria la sorveglianza e la ventilazione costante per molti pazienti), Bjørn Ibsen Aage istituì il primo reparto di terapia intensiva a Copenaghen nel 1953.

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