Simbolismo Numerico in Dante
Il simbolismo numerico. Nella tradizione ebraico-cristiana alcuni numeri hanno un significato mistico e magico; per esempio il tre‚ esprime la Trinità, mentre l’uno‚ simboleggia l’unità di Dio e il valore del dieci risiede nel numero dei comandamenti affidati a Mosè sul Sinai.
Quante parole ci sono nella Divina Commedia?
Nel complesso, il poema consiste di 101.698 parole, per una media di quasi 33.900 parole a cantica e di quasi 1.017 a canto.
Il numero di caratteri, invece, è di 408.476 (spazi esclusi), cioè 136.159 caratteri in media a cantica e 4.085 circa a canto.
Terzina Dantesca
Come fare una terzina dantesca?
La terzina dantesca è composta sullo schema ABA BCB CDC DED e così via. Notiamo quindi che il nucleo della terzina è formato da tre versi, composti da due che rimano in rima baciata e uno spurio, che non rima con nulla all’interno del nucleo dei tre versi. La rima baciata di A(B)A è la soddisfazione del lettore.
Inizio della Commedia
Inizia la Comedia di Dante Alleghieri di Fiorenza, ne la quale tratta de le pene e punimenti de’ vizi e de’ meriti e premi de le virtù. Comincia il canto primo de la prima parte nel qual l’auttore fa proemio a tutta l’opera.
Inferno di Dante Alighieri
Come inizia l’inferno di Dante Alighieri?
Sotto Gerusalemme si apre l’Inferno e dalla parte opposta del globo terrestre sorge invece la montagna del Purgatorio. Intorno alla Terra ruotano poi nove cieli e l’Empireo, che è la sede di Dio.
Viaggio di Dante
Quando si svolge il viaggio di Dante?
Il viaggio di Dante nei tre regni oltremondani copre un arco di sette giorni, con palese riferimento ai biblici sette giorni della creazione del mondo. Dante si smarrisce nella "selva oscura" sul far della notte e da essa riesce ad emergere alle prime luci dell’alba.
Selva Oscura
Come mai Dante si trova nella selva oscura?
È il luogo simbolico in cui Dante si smarrisce all’inizio del poema (Inf., I, 1 ss.), allegoria del peccato in cui ogni uomo può perdersi nel suo cammino durante questa vita. Dante la descrive come selvaggia, aspra e forte, tanto amara che la morte lo è poco di più.