Cosa si può pagare con cashback?


Cosa si può comprare e pagare con le carte per ottenere il bonus di 150 euro e cosa rientra nel cashback 2021? Come funziona il cashback in negozio?

  • Bollette
  • Autostrade
  • Ricariche telefoniche
  • Benzina al self service
  • Acquisti online
  • Spese mediche detraibili

Per usufruire dei rimborsi non devi fare altro che iscriverti a un programma di cashback: ogni volta che effettuerai un acquisto nei negozi convenzionati otterrai un rimborso, il cui valore dipende dalla percentuale o dal valore fisso indicati e definiti dall’azienda che collabora con il programma. Come pagare con cashback in negozio? Rispondiamo subito a un dubbio comune: non bisogna pagare tramite l’app IO, per ottenere il cashback del 10%, ma basta registrare le proprie carte sull’applicazione e poi fare acquisti nei negozi fisici aderenti usando il bancomat, la prepagata o la carta di credito che abbiamo precedentemente inserito su IO.

Cash back espressione inglese («soldi indietro») riferita a una particolare procedura di sconto cui il cliente può accedere per determinati acquisti di prodotti on-line. Cash back nei mercati finanziari. Tra i principali negozi convenzionati con Scalapay possiamo menzionare: Liu Jo, Decathlon, Mulac, Calzedonia, Intimissimi, Kiko, Tezenis, Kasanova, Yamamay, Camicissima, Bata, Carrera Jeans, Freddy, Farmacia degli angeli, Thun, Patrizia Pepe, Alcott, Mondadori Store, Zuiki, Chogan Group.

Il Programma Satispay è valido sino al (incluso). Satispay si riserva il diritto di modificare, sospendere o cancellare il Programma in qualsiasi momento senza alcun preavviso e si impegnerà a comunicare in anticipo tali modifiche mediante notifica sull’App, via e-mail o attraverso il sito web www.satispay.com. Come ottenere 5 € Satispay? Puoi ottenere al massimo 15 Bonus invitando i tuoi amici; una volta raggiunta la soglia massima dei 15 Bonus potrai continuare a invitare i tuoi amici che avranno ancora la possibilità di ricevere 5€ di Bonus. Una nuova ordinanza della Cassazione [1] ha stravolto il consolidato principio secondo cui i soldi versati su un conto corrente cointestato sono considerati in comproprietà tra tutti i cointestatari, in parti uguali, ad esempio, in caso di marito e moglie, il 50% ciascuno.

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