Circa cinquemila anni fa, nelle terre dell’attuale Iraq, i sumeri svilupparono la scrittura cuneiforme. Il suo significato è rimasto sconosciuto per ben tre secoli prima che la sua decifrazione fosse annunciata nel 1857.
Contributi scientifici e tecnologici dei Babilonesi
I Babilonesi svilupparono la matematica e la geometria, inventarono le machine idrauliche, divisero l’anno in 24 ore e svilupparono la clessidra e la meridiana per misurare con il cubito. Inoltre, hanno studiato il moto dei pianeti.
Evoluzione della scrittura cuneiforme
Inizialmente, la scrittura sumera era utilizzata per la contabilità, registrando entrate e uscite dal tempio e dal palazzo. Fu successivamente utilizzata per la scrittura di opere letterarie, scientifiche e sacri.
I pittogrammi, che sono immagini di oggetti riconoscibili, sono presenti nei testi scritti più antichi. Tuttavia, il loro confine è chiaro: Tanti segni erano necessari quanti erano le parole. I pittogrammi sono diventati migliaia a causa dell’infinità di cose o concetti da rappresentare, creando problemi di comprensione.
I Babilonesi tracciavano piccoli segni a forma di cunei (caratteri cuneiformi) su tavolette di argilla con canne appuntite. Una volta scritte, le tavolette erano cotte in forni o dal fuoco per renderle robuste e resistenti.
La scrittura utilizzata dai Sumeri, dagli Assiro-Babilonesi e da altri popoli dell’Asia occidentale antica era composta da segni o caratteri lineari a forma di cuneo. Uno stilo di canna dura o metallo, con la punta acuminata che affondava nell’argilla, veniva utilizzato per scrivere i caratteri dalla sinistra alla destra.