Ruolo degli Intellettuali e Artisti del Romanticismo
I chierici, ovvero uomini di chiesa che studiavano nelle scuole monastiche ed episcopali, costituivano la maggior parte della società dell’Alto Medioevo. In quel periodo, i documenti erano scritti in latino e avevano argomenti diversi in base al territorio in cui erano stati scritti. Ciò gli consente di esaminare in modo critico la società e riconoscere le sue contraddizioni; È sostenitore degli ideali di bellezza senza scopo, che contrastano con i valori della classe dominante (borghese), come l’utile, il calcolo razionale e la produttività.
Posizione dell’Intellettore Romantico nella Società
L’intelligente romantico Infatti, gli intellettuali italiani dell’800 hanno partecipato attivamente alla vita politica e sociale della loro epoca. Di conseguenza, s’identifica come il tipico eroe romantico alla continua ricerca della libertà e proietta il dissidio con la società nelle proprie opere.
Corti dell’Umanesimo e del Rinascimento
Firenze, Milano, Roma e Napoli erano le principali città culturali, ma è importante ricordare anche città minori come Urbino, Ferrara, Mantova e Rimini. Nel nord Italia a fine del 400, le corti di Milano, Mantova, Ferrara e Bologna hanno prodotto opere letterarie in lingua volgare. Sono mostrate non solo le corti principali, come Milano, Mantova, Ferrara, Urbino, Napoli, la Corte papale di Roma e la cripto-corte medicea di Firenze, ma anche le corti minori, come Casale dei Paleologhi, Rimini dei Malatesta, Carpi dei Pio e Bracciano degli Orsini.
Principali Convinzioni degli Illuministi
Gli illuministi credevano nel progresso, sostenendo che la religione e Dio non dovevano guidare la storia umana, ma che ogni individuo era responsabile delle proprie azioni. In realtà, quando si trattava di religione, gli illuministi sostenevano la laicità, ovvero uno stato che si allontanasse dai principi religiosi.