Piani dell’Esercito Italiano
Tutti i piani dell’esercito italiano, dall’Ottocento al 1940, prevedevano per un’ipotetica guerra contro la Francia un atteggiamento difensivo sulle Alpi, cercando eventuali sbocchi offensivi sul Reno in appoggio ai tedeschi o nel mar Mediterraneo.
Motivazioni di Mussolini
Perché Mussolini dichiara guerra alla Francia? Come spiegò al suo governo, Mussolini aveva bisogno di una partecipazione al conflitto, anche solo simbolica, per poter portare avanti rivendicazioni sui territori francesi. «Ho bisogno soltanto di qualche migliaio di morti», disse, «per potermi sedere da ex-belligerante al tavolo delle trattative».
Partecipanti alla Prima Guerra Mondiale
Durante la Prima Guerra Mondiale, le potenze alleate dell’Intesa —Gran Bretagna, Francia, Serbia e Impero Russo (alle quali si unirono più tardi l’Italia, la Grecia, il Portogallo, la Romania e gli Stati Uniti)—combatterono contro gli Imperi Centrali – Germania e Austria-Ungheria (sostenute poi dall’Impero Ottomano.
Alleati dell’Italia
Suoi principali alleati sono i paesi della NATO e gli stati dell’UE, due entità di cui l’Italia è membro fondatore. È un importante attore del Mediterraneo e ha consolidati rapporti politici, economici, e culturali con i paesi di lingua romanza in Europa e anche nell’America Latina.
Perdenti della Seconda Guerra Mondiale
Fine Seconda Guerra Mondiale: vincitori e conseguenze. I vincitori della Seconda Guerra Mondiale sono Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e gli altri Paesi dell’Alleanza.
Forze Italiane nella Seconda Guerra Mondiale
In combattimento o prigionia: militari 194.000, civili 3.208; Bombardamenti aerei anglo-americani: militari 3.066, civili 25.000.
Partecipazione dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale
Settembre 1939 Ottanta anni fa, il 10 giugno 1940, Mussolini annunciava l’entrata in guerra dell’Italia al fianco della Germania nazista. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel settembre 1939, l’Italia restò inizialmente neutrale.