Qual è la durata delle pause previste per il lavoratore che utilizza in modo continuativo il VDT?


Diritto alla pausa durante il lavoro al videoterminale
In assenza di una disposizione contrattuale riguardante l’interruzione di cui al comma 1, il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.

Retribuzione delle pause e orario di lavoro
Il fatto che non sia possibile negare al dipendente il diritto di andare al bagno sfruttando più di 10 minuti ogni sei ore di lavoro non significhi però che tale tempo sia retribuito. Come detto in apertura, infatti, le pause fino a 10 minuti rientrano nella busta paga, mentre quelle superiori non sono retribuite.

Calcolo dell’orario di lavoro e la durata massima giornaliera
Se nel full time di 40 ore è prevista una retribuzione minima di 1.300 euro lorde mensili, nel part time da 20 la retribuzione minima è di 650 euro mensili. La retribuzione oraria minima quindi, è la stessa prevista per un lavoratore full time, che va moltiplicata per le ore lavorative previste dal contratto. Il calcolo della percentuale di part time si effettua in questo modo: orario full-time: 100= orario part time: x. x= (orario part time * 100) / orario full-time.

Considerando questo, si arriva ad un limite massimo giornaliero di 12 o 13 ore, ma nella normativa sono presenti alcune contraddizioni – oltre alle dovute eccezioni nell’orario settimanale previste per alcune categorie di lavoro. Nelle 24 ore non si può lavorare per più di 13 ore consecutive (dedotte le pause pasto), o anche non consecutive nel caso di interventi in Reperibilità o di frazionamenti della prestazione nelle 24 ore; questo perché devono essere garantite le 11 ore di riposo.

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