La Religione Romana Politeista
La religione romana è di stampo politeista, ovvero caratterizzata dalla presenza di molte divinità. La divinità suprema a Roma è Giove (per i Greci Zeus), a cui tutti gli altri dèi sono soggetti come i membri di una stessa famiglia sono soggetti alla volontà di un padre.
La Nobiltà Romana
A Roma, con il progressivo livellamento tra patrizi e plebei (4° sec. a.C.), si formò anche tra i secondi un’aristocrazia che, fusa con gli antichi patrizi, costituì una classe chiusa di ottimati o notabili (nobilitas, da nosco «conosco»), le cui prerogative erano evidentemente connesse con l’ereditarietà. I titoli nobiliari sono in ordine decrescente: Principe, Duca, Marchese, Conte, Visconte, Barone, Nobile, nonché Signore, Cavaliere Ereditario, Patrizio e Nobile di determinate città.
I 7 Re di Roma
Quando si parla dei 7 Re di Roma ci si riferisce al periodo in cui Roma era una monarchia tra il 753 a.C. e il 509 a.C. In questo periodo storico i Re di Roma godevano di poteri assoluti: governavano l’esercito, amministravano la giustizia ed erano anche a capo dei sacerdoti. E’ una leggenda che ci siano stati esattamente 7 re, dato che l’età media all’epoca era bassa.
Pater Familias e Gens
La parola italiana famiglia deriva dal latino familia, letteralmente l’insieme dei famuli, coloro che hanno un rapporto di dipendenza dal capo famiglia, il paterfamilias. Il pater familias era colui che in domo dominium habet: egli era, dunque, il titolare delle potestà sulle persone e sulle cose. Nelle Grecia (genos) e in Roma antica (gens), gruppo di famiglie che riconosceva un’origine comune.