Quali sono gli anestetici?


Fra i principali anestetici locali impiegati in terapia, ricordiamo la benzocaina, la lidocaina, l’articaina, la cloroprocaina, la mepivacaina, la bupivacaina, la levobupivacaina e la ropivacaina.

Attraverso il circolo sanguigno, il cloroformio raggiunge il sistema nervoso centrale, dove esercita la sua attività deprimente, contrastando l’eccitabilità cellulare e favorendo la comparsa dello stato di anestesia.

Per addormentarsi in 2 minuti: rilassare i muscoli del viso, compresa la bocca, gli occhi e la lingua; posizionare le spalle più in basso possibile e rilassare le braccia; espirare cercando di rilassare il torace; infine rilassare tutte le gambe, dalle cosce fino alla punta dei piedi.

Per addormentarsi in 57 secondi: inspirare per 4 secondi; trattenere il respiro per 7 secondi; espirare per 8 secondi.

Idealmente la posizione migliore per dormire è quella a pancia in su con le braccia lungo il corpo, questo perché in questo modo il sangue circola in maniera ottimale anche verso gli arti, la schiena è ben sostenuta con le vertebre che ritrovano il corretto allineamento e la muscolatura trova il giusto relax.

Sdraiati nel letto, dedichiamoci alla respirazione inspirando profondamente (per 4 o 5 secondi) indirizzando l’aria verso l’addome, tratteniamo il respiro per qualche secondo ed espiriamo con la bocca il più a lungo possibile per far uscire tutta l’aria. Ripetiamo per una decina di minuti.

La respirazione è fondamentale per rilassarsi dall’ansia. Un solo, lungo respiro alla volta spazzerà via, lentamente, le preoccupazioni e la sensazione di “fiato corto” tipica di ansia e stress. La più semplice strategia di meditazione è un efficace antidoto che può essere messo in pratica ovunque e in qualsiasi situazione.

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