Quando arrivano i cavalli in Europa?


Uno studio genetico su quasi 300 fossili di cavalli ci ha permesso di individuare il luogo dove è iniziata la loro domesticazione. Circa 4.200 anni fa, nelle pianure dell’Eurasia, un quadrupede cominciò a diffondersi a macchia d’olio, accompagnato da un altro mammifero a noi ben noto – l’essere umano.

Il cavallo è forse l’animale addomesticato dall’epoca più remota. Il suo corpo dalle forme armoniche ed eleganti è ricoperto di un pelame corto e liscio, che è variamente colorato, la sua testa è molto allungata, gli occhi sono grandi ed espressivi, le orecchie piccole, mobili e diritte. Ha il capo allungato, collo lungo e muscoloso. Le zampe sono lunghe e sottili, terminanti con un unico dito, protetto da uno zoccolo. Le dimensioni e la struttura corporea variano a seconda della razza.

I cavalli maschi sono fertili durante tutta la loro vita, e per questa ragione possono riprodursi e procreare ogni volta che trovino una femmina fertile. L’accoppiamento dei cavalli avviene attraverso la monta, proprio come per la maggior parte dei mammiferi.

Il cavallo è erbivoro, ma è considerato un animale “ex-carnivoro”. Un cavallo prende il cibo con le labbra, quindi lo mastica molto, e la masticazione è importante perché altrimenti non riuscirebbe a sminuzzare abbastanza il cibo, specialmente i cereali (come l’avena) di cui si nutre.

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