Scimpanzé, orangotanghi, gorilla e bonobo: in svariati casi tutti questi primati hanno dimostrato di poter imparare tra i 150 e i 350 segni umani per la comunicazione.
Esistono 190–448 specie di primati viventi, a seconda della classificazione utilizzata.
Si continuano a scoprire nuove specie di primati: oltre 25 specie sono state descritte nel primo decennio degli anni 2000 e undici dal 2010.
Classificazione dei primati
I primati sono divisi in due distinti sottordini.
Ordine dei primati
Ordine di mammiferi euterî cui appartengono l’uomo, le scimmie e le proscimmie. è riferito prevalentemente alle scimmie (e proscimmie) o estens., scherz.: sul terrazzino questo giovanotto metà uomo e metà primate non ci sta soltanto la mattina ma tutto il giorno (Savinio)
Tra i mammiferi, l’ordine dei primati comprende i lemuri, i tarsi, le scimmie (del Vecchio e del Nuovo mondo) e le scimmie antropomorfe e gli esseri umani.
Caratteristiche fisiche dei primati
Lo scimpanzé comune è considerato camminatore su nocche, come i gorilla, in contrasto con la locomozione quadruplicata (una forma di locomozione di animali terrestri a quattro zampe) di oranghi e bonobo noti come “camminatori di palme” che usano il bordo esterno dei palmi.
La differenza fondamentale tra scimmia e scimpanzé è la presenza e l’assenza di una coda. La maggior parte delle specie di scimmie ha una coda mentre gli scimpanzé non hanno una coda. In generale, la dimensione del corpo dello scimpanzé è maggiore della maggior parte degli altri primati.