Nietzsche e il superuomo
Nietzsche divenne così il filosofo della crisi,il fondatore di un nuovo modo di pensare. Quanto alla sua idea del superuomo o per meglio dire dell’oltreuomo, inteso come il giusto trionfatore di una massa di deboli o schiavi, va senza dubbio corretta.
D’Annunzio e il superuomo dansunziano
In Gabriele D’Annunzio abbiamo il privilegio degli elementi naturali e soprattutto una particolare costituzione che assume la natura nella poesia. La natura è vista come un Tutto animato, che palpita di vita, in cui il poeta si immerge sospinto dalla volontà di partecipare alla vitalità cosmica. Tenendo conto di questo, quali caratteristiche ha il superuomo dannunziano? In D’Annunzio il superuomo è il poeta Vate, capace di essere una guida e un profeta per il paese, che vive una vita originale, piena di emozioni e passioni in una dimensione estetica, in cui la virtù è consacrata all’arte.
Il mito decadente di Andrea Sperelli
Quali miti decadenti incarna Andrea Sperelli? Incarnano il dandy, un tipo di umano cinico e dissoluto che, animato dall’aspirazione della bellezza, si propone l’eleganza e l’esteriorità come fine della vita, disprezzando ciò che è mediocre e banale. Sono però destinati alla sconfitta perché nel dualismo tra arte e vita è sempre la vita a imporsi.
Ulteriori citazioni
Cosa rappresenta la porta carraia? Egli adesso si trova di fronte a una porta carraia (che si chiama attimo): la porta carraia per sua natura è un punto di sutura, unisce due vie, che simboleggiano: Passato. Futuro.
Cosa dice Zarathustra?
«Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra e non credete a coloro i quali vi parlano di sovraterrene speranze! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!» Così parlò Zarathustra.