Significato degli "Idilli" di Giacomo Leopardi
Leopardi pensava che gli Idilli fossero "situazioni, affezioni, avventure storiche del mio animo", come affermato nei Disegni letterari del 1828.
Sei testi sono inclusi nell’edizione degli Idilli del 1826: Il Frammento XXXVII tratta dei seguenti argomenti: L’infinito, La sera del giorno di festa, Alla luna, Il sogno, La vita solitaria.
Personalità di Leopardi
Il Leopardi era essenzialmente un lirico, un uomo incline a esplorare se stesso e a raccontare la sua storia interiore, i "dolci e cari moti del cuor", invece di creare e far parlare personaggi diversi da sé.
Riferimenti storici e letterari nella cultura leopardiana
Tra il 1815 e il 1816, Leopardi inizia a conoscere personaggi come Omero, Virgilio e Dante e si avvicina alla filosofia Romantica (Rousseau, Alfieri e Foscolo). La sua formazione letteraria è stata influenzata dall’amicizia con Pietro Giordani.
La bellezza poetica di Leopardi
Leopardi pensa che il bello poetico sia "vago e indefinito" e si esprima principalmente in immagini come quelle indicate nella teoria della visione e del suono. Anche alcune parole sono considerate poetiche a causa delle idee confuse che generano: "lontano", "vecchio", "notte", "eterno".
Critiche di Leopardi alla natura
La giovinezza di Leopardi era piena di speranze e promesse. Dopo queste considerazioni positive, Leopardi si rivolge alla Natura e la accusa di ingannare gli uomini, non mantenendo la felicità che si era impegnato a raggiungere. La malattia di Silvia è un simbolo della caduta delle speranze.