Sbocchi professionali nella laurea in economia e commercio
La laurea in economia e commercio è in grado di svolgere le attività di amministrazione e controllo della gestione di aziende pubbliche e private di qualsiasi dimensione e in qualsiasi settore economico, nonché di revisore legale dei conti; le attività correlate includono amministrazione, contabilità e controllo nelle imprese private e pubbliche; gestione delle risorse umane; gestione di varie funzioni aziendali; consulenza aziendale in diverse forme e nei vari settori dell’economia e dei mercati finanziari; e consulenza aziendale in diverse aree e settori.
Guadagni e sbocchi professionali
Di conseguenza, quanto guadagna in Svizzera una persona con una laurea in economia? Il 94.6% dei laureati Mepin inizia a lavorare con un tempo medio di ingresso di circa 2,3 mesi. La maggior parte dei lavoratori trova lavoro in Svizzera (44 percento), principalmente nel settore bancario e finanziario o nell’amministrazione pubblica. In Svizzera, il salario medio è di circa 60.000 franchi svizzeri.
Guadagni per laureati in altre discipline
Qual è il salario medio per un laureato in fisica? I laureati in fisica hanno in media un guadagno mensile netto più alto rispetto alla media nazionale e al gruppo scientifico. È di 1.084 euro per un anno, 1.156 euro per tre anni e 1.396 euro per cinque anni.
Guadagni medi per laureati
Nel 2020, i laureati triennali ricevevano in media 1.270 euro al mese e i laureati magistrali 1.364 euro al mese.
Elenco di lauree in Italia
- Benefici culturali
- Informatica applicata all’umanità
- Mediazione culturale e linguistica
- Scienze librarie e archivistiche
- Scienze educative
- Linguistica
- Scienze dell’ambiente, del territorio e del paesaggio
- Disciplina delle arti, della musica e degli spettacoli (DAMS)
Lauree considerate inutili
Psicologia, con il 18% dei laureati che non trovano lavoro. Al terzo posto Lettere, con quindici laureati su 100 che non hanno un lavoro. Nella classifica delle lauree più inutili, le Scienze Sociali (14,3% dei disoccupati) e le Lingue (circa il 13%).