Corretta scrittura dell’italiano
L’italiano contemporaneo è correttamente scritto senza apostrofo. Anche se molto comune, la sua grafia è scorretta perché non è un caso di elisione, ma di troncamento, poiché esiste come forma autonoma. Naturalmente, anche la sua identità non è indicata con apostrofo.
Uso corretto dei verbi
Come viene scritto il verbo? Non siete sicuri se il verbo dare indicativo presente nella terza persona singolare si scrive da, da’ o dà? Per evitare errori, ricorda che l’unica grafia corretta è "da", con l’accento grave. Come esempio: Matteo si avvicina al suo compagno di banco e gli dà una mano.
Differenze tra ‘va’ e ‘và’
Come si pronuncia "va" o "va"? Le parole "va" e "va" sono sinonimi. Incredibile! La grafia "và", che si vede occasionalmente sia nell’indicativo che nell’imperativo, è una grafia errata e da evitare (come nelle parole "dò", "fà" e "stà").
Uso corretto di ‘sa’ e ‘me lo’
Anche la questione è:Come si scrive con competenza in italiano? Sa (verbo sapere, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare) è la forma corretta senza accento. Per esempio: Mio fratello ha la capacità di farmi divertire.
Differenza tra ‘gli’ e ‘li’
Come possiamo distinguere tra i due? Gli o loro: come utilizzarli sia con verbi transitivi che intransitivi La regola è la seguente: "Li" è il verbo transitivo (ad esempio, "Io li guardo" significa che guardo loro) e "gli" è il verbo intransitivo (ad esempio, "Io gli parlo" significa che parlo a lui).
Utilizzo corretto di pronomi
Come puoi scrivermelo? Ecco come evitare di confondersi con termini come "mela", "me l’ha" e così via. I stessi suoni ma funzioni diverse: È incredibile! Io ho bisogno di una pinza. Puoi aiutarmi? (In altre parole, me la passi?)