Come fare per andare a vivere in Norvegia?

È sufficiente una carta d'identità o un passaporto validi. Chi vuole emigrare e andare a vivere in Norvegia per un periodo superiore ai 90 giorni, oppure andare a vivere in Norvegia da pensionato, dovrà richiedere un permesso di soggiorno presso il direttorato norvegese per l'immigrazione.

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Successivamente,, come avere la residenza in norvegia?

I cittadini italiani non hanno bisogno di un permesso di soggiorno, ma devono rendere una dichiarazione di presenza presso un ufficio di polizia entro tre mesi. Per i cittadini di altri paesi: I cittadini dei paesi UE/SEE non hanno bisogno di un permesso di soggiorno per soggiornare o lavorare in Norvegia. Riguardo a questo,, dove si vive meglio in norvegia? Oslo Qualità della vita e quanto costa vivere in Norvegia Secondo una recente ricerca pubblicata dall'istituto Mercer, Oslo rientra nelle prime 50 città al mondo dove si vive meglio.

Cosa serve per andare a lavorare in Norvegia?

In Norvegia la disoccupazione è molto bassa: si attesta sul 5%. Il mercato è molto flessibile e trovare lavoro è abbastanza facile, soprattutto perché, dopo un certo periodo di disoccupazione, interviene il NAV (Norwegian Labour and Welfare Administration) a proporti un lavoro. Di conseguenza,, come funziona la pensione in norvegia? In Norvegia ([2]) l'età pensionabile è pari a 67 anni ed è possibile continuare a lavorare fino a 74, ottenendo ovviamente dei contributi maggiorati. E permesso però andare in pensione già a 62 anni, venendo però penalizzati dal punto di vista del rateo pensionistico fino al 40% rispetto ai 67 anni.

Perché trasferirsi in Islanda?

Un gran numero di persone lavora nel settore dei viaggi. Uno dei motivi principali per cui i turisti visitano l'Islanda sono le bellezze naturali dell'isola: ghiacciai, vulcani e cascate. La maggior parte delle persone vive a Reykjavik che è una città abbastanza grande, simile a molte altre città europee. Di conseguenza,, cosa esporta islanda? Grazie allo sfruttamento dell'energia geotermica, in Islanda si producono pomodori, banane e angurie, con costi di produzione altissimi. E' diffusa la zootecnica, in particolare l'allevamento ovino. All'estero l'Islanda esporta quasi unicamente il pesce e la bilancia dei pagamenti è in leggero passivo.

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