Contesto storico della Guerra Fredda
La fase più estrema della guerra fredda è iniziata con la morte di Stalin. Il 1953, l’anno in cui Stalin morì, viene talvolta considerato l’anno della fine della ‘guerra fredda’ perché segnò la fine di un periodo in cui la diplomazia e il dialogo sembravano essere impossibili. Il mondo era diviso in due parti: l’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, e l’Oriente, guidato dall’Unione Sovietica. La principale causa della guerra fredda è stata la ricerca economica da parte delle due potenze dominanti, in particolare la lotta tra i sistemi comunista e capitalista.
La fine della Guerra Fredda
La guerra fredda inizia con la fine della Seconda guerra mondiale e è caratterizzata dall’opposizione tra le due principali potenze mondiali, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Nel secondo dopoguerra iniziò il conflitto mondiale tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Il sistema basato sulla contrapposizione dei due blocchi noto come bipolarismo si è simbolicamente concluso con la caduta del muro di Berlino (1989) e lo scioglimento dell’URSS (1991). La fine della guerra fredda ha portato alla fine dell’intero sistema comunista in Europa dell’Est.
Conseguenze della Guerra Fredda
Il termine "guerra fredda" si riferisce all’opposizione politica, ideologica e militare che si è formata intorno al 1947 e si è protratta fino al 1989, anno in cui il muro di Berlino è crollato: gli Stati Uniti d’America e l’ex URSS. La decisione della conferenza di Ginevra del 1954 di dividere il sud-est asiatico in due Stati ha portato a conflitti nel paese: per liberare una parte del Vietnam comunista.