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Quando si usa l'imperfetto?

L'imperfetto indicativo è un tempo verbale che indica un'azione avvenuta nel passato e considerata nel suo svolgersi, nella sua durata, senza riferimento al suo inizio, alla sua conclusione o al suo scopo.

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Quando si usa il passato prossimo e quando si usa l'imperfetto?

L'imperfetto o il passato perfetto possono essere usati con i verbi doverosi, potere, sapere, volontà. Quando l'azione è certa, viene usato il passato perfetto dei verbi modali. Quando il risultato dell'azione è incerto, viene utilizzato l'imperfetto.

Che differenza c'è tra passato remoto e trapassato remoto?

Coniugazione del trapassato remoto Il trapassato remoto si forma analogamente al trapassato prossimo, con la differenza che le forme dei verbi ausiliari vengono coniugate al passato remoto anziché con l'imperfetto. Anche la domanda è:, che differenza c'è tra passato prossimo e passato remoto? Usiamo il passato prossimo per esprimere un'azione compiuta o un accadimento che "lasciano tracce" (come diceva Giacomo Devoto) nel presente. Usiamo il passato remoto per manifestare il distacco, e quindi la lontananza, di tali avvenimenti dal momento in cui ne parliamo.

Di conseguenza,, perché al sud si usa il passato remoto?

Nell'italiano del Sud, invece, si tende ad usare molto di più il passato remoto, anche per parlare, per esempio, di eventi relativamente recenti. Esempio:“ieri andai al cinema con Luca e vidi Joker”. 10 nov 2019

Di Mount

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