Quale significato ha la prima digressione che riporta il testo delle grida?
La prima, inserita dopo il momento in cui don Abbondio scorge i due “bravi”, è quella sulle “gride”, cioè la serie di inutili provvedimenti legislativi dell'amministrazione spagnola che avevano provato a limitare il fenomeno di questi piccoli eserciti privati al soldo dei potenti dell'epoca.
Anche la domanda è:, cosa sono le grida manzoniane?
Le gride furono rese famose da Alessandro Manzoni nel suo romanzo I promessi sposi, ove l'autore sostiene che si trattava di disposizioni emesse con titoli altisonanti, con linguaggio contorto e articolato anche in dettagli e dove venivano annunciate pene assai severe per coloro che non le avessero rispettate, ma che Riguardo a questo,, quante sono le grida nel primo capitolo dei promessi sposi? I banditori sarebbero dovuti essere all'incirca 6 e dovevano ""gridare"" nei pressi del Broletto; le grida dovevano essere trasmesse ai banditori soltanto per via scritta. Queste Grida avrebbero contenuto spesso l'enunciazione di pene molto severe per coloro che non le avrebbero rispettate.
Perché l'autore dice di avere 25 lettori?
Il rapporto che Alessandro Manzoni stabilisce indirettamente con il lettore è improntato a cordialità e modestia. In particolare, il Manzoni definisce nel Capitolo I il destinatario come i miei venticinque lettori: questo passo può essere ritenuto ironico, dato l'enorme immediato successo riscosso dal romanzo. Riguardo a questo,, su quale scena domestica si chiude il primo capitolo? Il capitolo si chiude perciò con i pensieri che avvolgono la mente del parroco; la sua domestica, Perpetua, spinge Don Abbondio a confidarsi ed incalzato confida tutto a lei, solo dopo aver ricevuto un “conferma” del suo silenzio. Sconfortato ed in preda al panico, Don Abbondio si rinchiude nella sua camera.
Tenendo presente questo,, come un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro?
Per descrivere questo personaggio Manzoni usa una metafora molto convincente: “Don Abbondio era come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare con molti vasi di ferro”. Per marcare ancora di più gli sbagli del personaggio l'autore lo descrive sempre negativamente “non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno”. A quale epoca si riferiscono i fatti narrati nei Promessi Sposi? Sappiamo tutti che Alessandro Manzoni ha deciso di ambientare I Promessi Sposi in un preciso contesto storico: il Seicento. Più precisamente gli avvenimenti raccontati si svolgono nell'arco di 2 anni: dal ai primi di novembre del 1630.
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