Processo di fusione e materiali resistenti
Consideriamo un processo di fusione che avviene a pressione costante (ossia in condizioni isobare). Ad esempio, il ghiaccio comincia a fondere quando raggiunge la temperatura di 0 °C (273,15 K), i metalli fondono invece a temperature molto più alte (superiori ai 1000 °C).
Il materiale naturale più resistente – Il diamante e il grafene
Si può anche chiedere: qual è il materiale più resistente al mondo? Il materiale naturale più duro è il diamante (HV = 70 ~ 150 GPa), usato in moltissime applicazioni industriali e tecnologiche per le sue proprietà uniche. Il diamante ha però il difetto di non essere resistente all’ossidazione ad alte temperature e di essere reattivo al contatto con metalli ferrosi.
Ma cos’è il grafene? Sostanzialmente si tratta di uno strato di carbonio dello spessore di un solo atomo. Si calcola che una pila di 3 milioni di fogli di grafene avrebbe uno spessore di 1 mm. È un materiale elastico e flessibile, ma estremamente robusto, centinaia di volte più resistente dell’acciaio.
Materiali resistenti comuni e nobili
La gente chiede anche: quali sono i materiali più resistenti?
- TUNGSTENO. Proiettili e missili.
- ACCIAIO. Ferrovie, autostrade e infrastrutture.
- CROMO. Acciaio inossidabile.
- TITANIO. Navicelle aerospaziali.
- FERRO. Ponti, pilastri e utensili.
- VANADIO. Legante per l’acciaio.
- LUTEZIO. Catalizzatori per la produzione di petrolio.
- ZIRCONIO. Centrali nucleari.
Proprietà dell’acqua e metalli nobili
Perché il ghiaccio se sottoposto a pressioni elevate fonde a temperature inferiori a 0 C?
L’acqua liquida raggiunge il massimo di densità, esattamente 1 g/cm³, a 4 °C e a partire da questo valore diventa meno densa mentre la temperatura scende verso gli 0 °C quando le sue molecole iniziano a disporsi nelle geometrie esagonali che daranno luogo alla formazione del ghiaccio.
In chimica, i metalli nobili sono metalli resistenti alla corrosione e ossidazione in aria umida (diversamente dalla maggior parte dei metalli vili). I metalli nobili sono pochi (secondo l’opinione comune della maggior parte dei chimici): rutenio, rodio, palladio, argento, osmio, iridio, platino e oro.