Plava
Plava La prima azione venne intrapresa nella zona di Plava, dove si cercò invano di conquistare Quota 383, ma l’inadeguatezza della potenza di fuoco italiana contro quella austriaca era palese.
Il cambio di leadership durante la prima guerra mondiale
Venute alla luce le dimensioni della disfatta di Caporetto, Cadorna venne esonerato e salì al suo posto il generale Armando Diaz, sotto la direzione politica di Vittorio Orlando.
Il bilancio della Seconda Guerra Mondiale in Italia
L’Italia ha perso uomini in tante battaglie: Ucraina, Grecia, Etiopia, Egitto a cui si aggiungono i dispersi di cui non si saprà più nulla (cfr. campagna di Russia) o i prigionieri in mano alle potenze vincitrici.
La campagna di Grecia
Nella spartizione delle zone di influenza concordata tra Berlino e Roma, l’Italia cercò una vittoria di prestigio e optò per la strategia della "guerra separata". Mussolini attaccò pertanto il solo alleato rimasto alla Gran Bretagna sul continente europeo: la Grecia.
La dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria
Dopo l’attentato di Sarajevo Austria-Ungheria e Germania avevano deciso di tenere all’oscuro delle loro decisioni l’Italia, in considerazione del fatto che il trattato di alleanza avrebbe previsto, in caso di attacco dell’Austria-Ungheria alla Serbia, compensi territoriali per l’Italia.
I vincitori della Seconda Guerra Mondiale
Nell’agosto del 1945 gli americani lanciano l’atomica su Hiroshima, e qualche giorno più tardi, anche su Nagasaki. Russia, Inghilterra, Francia e Stati Uniti sono i vincitori della Guerra. La nuova geografia politica del pianeta è stata già disegnata alla conferenza di Yalta, nel febbraio 45.
Il ruolo degli americani nella liberazione dell’Italia
Dal luglio 1943 al maggio 1945 le Forze Armate Americane hanno perduto circa 32.000 uomini in Italia tra morti in combattimento e morti a causa della guerra.
I partigiani durante la guerra
Un partigiano è un combattente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande o gruppi, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra asimmetrica.