Cosa vuol dire carattere dispotico?
Per estens., di persona rigidamente autoritaria, che vuol imporre su tutto la propria volontà: è un uomo d.; essere padrone d., assoluto. Avv. dispoticaménte, da despota, tirannicamente, autoritariamente: governare dispoticamente; tenere dispoticamente sottomessi i figli, i dipendenti.
Qual è il contrario di prepotente?
[di atto o atteggiamento, che è improntato a prepotenza, a prevaricazione: avere un carattere p.] ≈ aggressivo, arrogante, prevaricatore, sopraffattore, (non com.) sopraffattorio, tracotante. ↔ arrendevole, docile, mansueto, mite, remissivo, sottomesso. Chi ha coniato il termine totalitarismo? Storicamente il termine è stato creato per indicare la dottrina politica del fascismo italiano e, successivamente, del nazismo tedesco. Simona Forti attribuisce la primogenitura del termine a Giovanni Amendola, il quale lo usò a partire da un articolo del 1923 sulle pagine del quotidiano Il Mondo.
Come nascono i regimi totalitari?
La nascita e l'evoluzione dei regimi totalitari sono il tratto caratterizzante degli anni tra le due guerre. L'Italia fascista, la Germania nazista e la Russia staliniana fondano la loro sopravvivenza su un rigido sistema capace di garantire repressione e consenso. Di conseguenza,, chi ha studiato il totalitarismo? Le origini del totalitarismo è un saggio di Hannah Arendt, terminato nell'autunno del 1949 e pubblicato in prima edizione nel 1951, seguito da una seconda edizione nel 1966 che integra varie aggiunte e revisioni.
Di conseguenza,, perché i proprietari terrieri e gli industriali appoggiarono il fascismo?
"Agrari e industriali, reagendo al movimento proletario, appoggiarono il fascismo; se gli uni non volevano sentire parlare di terre ai contadini e dell'imponibile della mano d'opera, gli altri non accettavano il controllo operaio sulle fabbriche. Il loro appoggio finanziario al fascismo è fuori discussione". In che cosa consistono le leggi fascistissime? 1848 del che prevedeva lo scioglimento di tutti i partiti, associazioni e organizzazioni che esplicano azione contraria al regime; 237/1926; tutta la stampa doveva essere sottoposta a controllo, ed eventualmente censurata se aveva contenuti anti-nazionalistici e/o di critica verso il governo.
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