Rischi legati ai piercing
Il rischio più importante e frequente è di trasmettere il virus dell’AIDS, dell’epatite, del papillomavirus e perfino il tetano. L’uso di aghi non sterilizzati – o, meglio ancora, monouso – comporta un rischio del 16% di contrarre l’epatite B, del 12% di contrarre l’epatite C e dello 0,5% di contrarre l’AIDS.
Piercing surface: i rischi
I piercing surface sono considerati dagli esperti tra i più rischiosi in quanto se le barre non sono posizionate in modo corretto, il rischio di infezioni diventa elevatissimo.
Sintomi di rigetto e tempo di guarigione
Il rossore, il gonfiore, l’irritazione cutanea o la dolorosità al tatto sono segni comuni di rigetto. La pelle può anche sembrare tesa o particolarmente calda al di sopra del piercing. Controllate se fuoriesce del liquido dal foro. In linea generale, il foro guarisce completamente nei 6-12 mesi successivi.
Posizionamento e adattabilità del septum
Il septum sta bene con i nasi tondi e a patata, perché tende ad ‘affusolarli’. Stessa cosa per chi ha occhi troppo vicini, perché sposta l’attenzione su un altro punto. Poco consigliato, invece, se si portano già gli occhiali. Da non fare proprio, quando il naso è troppo importante: lo enfatizzerebbe ancora di più. In generale, riesce ad allungare tutto il viso, perciò si adatta meglio a chi ha i lineamenti un po’ più tondi o la fronte troppo bassa.
Gestione delle infezioni
Se il piercing è infetto, il medico normalmente prescrive l’applicazione locale di creme antibiotiche, in caso di una lieve infezione, o antibiotici da assumere per bocca, in presenza di una infezione più importante.