Qual è il piranha più pericoloso?


Piranha rosso (Pygocentrus nattereri)

La maggior parte degli attacchi contro gli esseri umani sono stati documentati nella Foresta Amazzonica e la specie più pericolosa è il Piranha rosso (Pygocentrus nattereri), che ha un acuto senso dell’olfatto e rileva il sangue a chilometri di distanza.

Interventi di Emergenza Respiratoria

  • Cosa fare in caso di inalazione di un corpo estraneo?
    • Se l’ostruzione è parziale e dunque il soggetto tossisce e respira, è importante incoraggiarlo a tossire, mantenere la calma e rassicurarlo. Non occorre intervenire in alcun modo, la situazione dovrebbe risolversi da sola.
  • Cosa fare dopo aver respirato ammoniaca?
    • Indossare visiera o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie. Sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile). Sottoporre immediatamente all’attenzione del medico. Evacuare la zona pericolosa.

Intossicazioni e Avvelenamenti

  • Cosa fare in caso di sospetto intossicazione o avvelenamento?
    • In caso di sospetto avvelenamento è fondamentale contattare immediatamente un Centro antiveleni o recarsi in Pronto soccorso. Il quadro clinico varia a seconda della sostanza ingerita, ma è sempre consigliabile consultare un medico.
  • Cosa fare nel caso di un avvelenamento alimentare?
    • In caso di intossicazione alimentare è consigliato chiamare tempestivamente un centro antiveleni o il pronto soccorso, riferendo che cosa si è mangiato e in quali quantità.
  • Come capire se si ha un’intossicazione alimentare?
    • I sintomi da intossicazione alimentare possono manifestarsi poche ore dopo aver mangiato il cibo contaminato, ma anche qualche giorno dopo. I primi sintomi che si manifestano sono: forte nausea, vomito, dissenteria, mal di stomaco, crampi addominali, mal di testa, vertigini, inappetenza.

Coltivazione dell’Oleandro

Come fare un oleandro ad alberello
L’oleandro è una pianta cespugliosa ma è possibile allevarla ad alberello facendola crescere con il ramo principale centrale più robusto, in modo da somigliare, appunto, a un albero. Se l’oleandro è coltivato in vaso, si consiglia di usare contenitori molto alti e profondi.

Lascia un commento