Introduzione ai malware informatici
Con il termine "hacking" si fa riferimento ad attività mirate alla compromissione di dispositivi digitali quali computer, smartphone, tablet e persino intere reti.
Analogie tra virus informatici e virus biologici
Un virus informatico è simile ad un virus biologico: si tratta di un piccolo programma, che contiene una sequenza di istruzioni di cui alcune sono deputate alla replicazione dell’intero programma.
Tipi di malware e loro pericoli
I rootkit sono dei malware che forniscono al criminale i privilegi da amministratore del sistema infetto. Generalmente, sono progettati per rimanere nascosti agli occhi dell’utente, degli altri software e del sistema operativo stesso.
Il termine malware indica qualsiasi tipo di software dannoso sviluppato con l’obiettivo di infettare computer o dispositivi mobile. Gli hacker utilizzano il malware per numerosi motivi, ad esempio per sottrarre informazioni personali, password o denaro oppure per impedire agli utenti di accedere ai propri dispositivi.
Essendo la mail il vettore prediletto di questo malware, è assolutamente pericoloso aprire allegati o link presenti in e-mail di cui non siamo sicuri della provenienza. Se esiste l’alternativa del download di un documento ospitato su un sito web ufficiale, meglio effettuarlo in quel contesto piuttosto che via e-mail.
Storie di ransomware
Europol lo ha definito come il più grande attacco ransomware di sempre. L’attacco di WannaCry non si è diffuso tramite email come i precedenti, ma ha sfruttato un exploit Windows sviluppato dalla NSA e chiamato EternalBlue. CryptoLocker era uno dei ceppi ransomware più redditizi del suo tempo: tra settembre e dicembre 2013, ha infettato più di 250.000 sistemi guadagnando più di 3 milioni di dollari prima di essere messo KO nel 2014 tramite un’operazione internazionale.