Morale Provvisoria e Regole Etiche
Cartesio si dice pronto di applicare il suo metodo a tutte le scienze: In particolar modo risulta interessato al “vivere sociale e civile”; tale morale, che Cartesio definisce “provvisoria”, è di fondamentale importanza per non rimanere indecisi nelle azioni; mentre la ragione glielo permette grazie al metodo. In che cosa consiste l’incoerenza di Cartesio a proposito del concetto di sostanza? Questa si può intendere come una incoerenza: la sostanza è una e non può essere altro che una. Come giustifica Cartesio la corrispondenza tra le idee avventizie e le cose? – Idee avventizie: che derivano dall’esterno; Nella prospettiva di Cartesio, soltanto le idee innate si giustificano da se stessa, sono idee che troviamo nella res cogita (sostanza pensante), sono le uniche idee di cui possiamo essere sicuri, sono vere di per sè non hanno bisogno di ricorrere a delle dimostrazioni.
Regole Metodologiche e Dubbio
Per quale motivo Cartesio avverte l’esigenza di fissare le regole di una morale provvisoria? Cartesio opera una sorta di analisi, di riflessione sul fisico, sul metafisico, sull’uomo procedendo sempre con grande cautela, di una morale provvisoria, poiché deve consolidare il suo edificio del sapere. Le regole devono essere poche, perché vanno seguite e un numero più elevato potrebbe generare errori e conflitti. Quale problema viene lasciato aperto dal cogito? Il percorso del cogito Si giunge così al dubbio iperbolico, estremizzazione limite del dubbio metodico. A prima vista, quindi, per l’uomo non c’è alcuna certezza. Eppure, quand’anche il "genio maligno" ingannasse l’uomo su tutto, non può impedire che, per essere ingannato, l’uomo deve esistere in qualche modo.