Cosa cambia per i conti cointestati?


Nuova ordinanza della Cassazione

Una nuova ordinanza della Cassazione ha stravolto il consolidato principio secondo cui i soldi versati su un conto corrente cointestato sono considerati in comproprietà tra tutti i cointestatari, in parti uguali. L’articolo 1854 del Codice Civile sottolinea come il deposito bancario possa essere intestato a più persone. I co-titolari, di fatto, possono essere anche più di due e non è detto che debba esservi obbligatoriamente rapporto di parentela.

Conto cointestato e successione

Cosa succede al conto cointestato in caso di morte? Quando in un conto corrente cointestato la firma è congiunta, il titolare o i titolari superstiti, in caso di decesso di un cointestatario, non possono operare sul conto. Questo viene infatti bloccato dalla banca fino a quando non viene completata la procedura di successione.

Operazioni e divisione del conto

Come cointestare un conto Bper? Quindi, come si fa a cointestare un conto corrente? In due modi: aprendo un conto bancario cointestato a firma congiunta o a firma disgiunta. Nel caso di firma congiunta, le operazioni sul conto possono essere effettuate solo con il consenso e la firma di tutti i titolari. Tanto per fare un esempio, se due fratelli decidono di cointestare un conto corrente, ciascuno dei due può, in qualsiasi momento, e senza necessità di raccogliere il consenso dell’altro, procedere alla divisione del saldo attingendo la metà del denaro presente in banca (o alle poste).

Bonifico e prelievo di contanti

Come fare un bonifico a un conto cointestato? Non è necessario essere gli unici titolari di un conto per effettuare un bonifico: bastano i dati di uno solo dei titolari per disporre un bonifico da un conto cointestato. Quasi tutti gli istituti di credito e Poste Italiane offrono la possibilità di effettuare un bonifico online. In Italia non esiste un vero e proprio limite sul prelievo di contanti. Le leggi antiriciclaggio stabiliscono infatti una soglia mensile (10.000 euro) oltre la quale l’istituto bancario è tenuto ad informarsi sui motivi dell’operazione, dunque a valutare la segnalazione all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF).

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