Vangeli sinottici e canonici
In basso a destra: l’uomo alato, simbolo di Matteo, che inizia il suo Vangelo con la genealogia terrena di Gesù, discendente dal re Davide.
Cosa si intende per vangelo sinottico? Vengono chiamati così perché se si mette il testo dei tre vangeli su tre colonne parallele, in uno sguardo d’insieme (sinossi) si notano facilmente molte somiglianze nella narrazione, nella disposizione degli episodi evangelici, a volte anche nei singoli brani, con frasi uguali o con leggere differenze.
Cosa vuol dire Vangeli canonici? Dal 2° secolo in poi il termine vangelo indica un’opera scritta che narra la vita di Gesù e il suo insegnamento; in questa stessa epoca fu anche stabilito quali Vangeli fossero canonici, cioè risalenti all’insegnamento degli apostoli, mentre tutti gli altri Vangeli che circolavano furono definiti apocrifi.
Vangeli apocrifi
Tra i Vangeli apocrifi ci sono il Vangelo greco degli Egiziani, il Vangelo di Mattia, il vangelo di Maria Maddalena, l’Apocrifo di Giovanni, la Sophia di Gesù, il vangelo di Tommaso (copto), il vangelo di Pietro.
Perché i Vangeli apocrifi non sono accettati dalla Chiesa? Fanno parte della "letteratura apocrifa", un fenomeno religioso e letterario rilevante del periodo patristico. Sovente dotati dell’attribuzione pseudoepigrafa di qualche apostolo o discepolo, furono esclusi dalla pubblica lettura liturgica in quanto in contraddizione con l’ortodossia cristiana.
Terminologia relativa ai Vangeli
Che cosa significa il termine apocrifo? – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli a., quelli che la Chiesa cattolica esclude dal canone delle Sacre Scritture, in quanto non ne riconosce l’ispirazione divina.
Di conseguenza,, come si chiamano i libri non ispirati da dio? I libri apocrifi o pseudoepigrafi Poiché in ambito protestante i deuterocanonici sono chiamati apocrifi, tali libri sono invece indicati come pseudoepigrafi (cioè di falsa attribuzione).