Dove si trova la maggior parte della plastica in mare?


La maggior parte della plastica si trova al di sotto della superficie dell’acqua: solo l’1% galleggia, il resto precipita sul fondale o fluttua sotto la superficie. Perché è difficile recuperare la plastica dispersa nell’ambiente? Non essendo biodegradabile, una volta nell’ambiente la plastica tende infatti a frantumarsi sotto l’azione incessante degli agenti atmosferici in pezzetti sempre più piccoli che, sospinti dal vento e dalle correnti marine, possono arrivare dappertutto.

Ma sapete esattamente quanta plastica è presente nei nostri mari? Secondo le ultime ricerche della Commonwealth Industrial and Scientific Organization (Csiro), sul fondo degli oceani, potrebbero esserci circa 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche.

Quello che si può fare per ridurre i rifiuti nel mare:

  • Riciclare correttamente le bottiglie di plastica.
  • Non disperdere nell’ambiente mozziconi di sigaretta.
  • Scegliere la propria dieta in maniera più consapevole.
  • Limitare l’uso di tazze, posate e cannucce di plastica.
  • Ridurre le emissioni di Co2.
  • Diventare consumatori informati.
  • Organizzare pulizie delle spiagge.

Come difendere il mare? Ecco sei modi efficaci:

  • Non braccare animali marini e non raccogliere le conchiglie.
  • Dedica un po’ del tuo tempo a pulire le spiagge.
  • Usa poco shampoo e naturale e applica la crema solare dopo aver fatto il bagno.
  • Fai docce brevi e non dissipare l’acqua.
  • Informati sullo stato marino e sui suoi abitanti.

Cosa fare per mantenere il mare pulito in spiaggia:

  • Non abbandonare mai i rifiuti di plastica.
  • Cicche di sigarette.
  • Creme solari.
  • Docce ecosostenibili.
  • Non accendere falò sulla spiaggia.
  • Non raccogliere souvenir.
  • Rispettare le regole in barca.

Quali sono gli effetti dannosi delle microplastiche sull’ambiente e sull’uomo?
Il rischio è, dunque, anche per gli esseri umani: gli inquinanti rilasciati dalle microplastiche possono essere ingeriti e finire nel nostro organismo. Tali inquinanti possono interferire con il sistema endocrino umano fino a produrre alterazioni genetiche.

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