Parentela e affinità
La parentela intercorre tra soggetti di cui l’uno è discendente dell’altro o che hanno un ascendente in comune (il c.d. stipite). L’affinità è invece diretta conseguenza del matrimonio e indica il legame che si instaura tra uno dei coniugi e i parenti dell’altro coniuge.
Parenti e affini in linea collaterale
I Cugini dei genitori sono parenti in linea collaterale di 5° grado I Figli dei cugini dei genitori sono parenti linea collaterale di 6° grado. La legge non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati.
Eredità e successione
La successione non ha luogo tra parenti oltre il sesto grado (articolo 572, comma 2, c.c.). L’eredità si divide in parti uguali tra i parenti del grado più vicino con esclusione dei parenti di grado ulteriore. Sono esclusi dalla successione legittima gli affini.
Gradi di parentela
I parenti di primo grado sono quelli legati dal vincolo “più forte”. Per calcolare i gradi di parentela si contano le persone togliendo lo stipite comune: padre e figlio sono parenti di primo grado.
Quindi i parenti possono essere i genitori, i nonni, i bisnonni, fratelli/sorelle, nipoti in linea retta, nipoti in linea collaterale, gli zii (fratello/sorella di un nostro genitore), i cugini di primo grado e di secondo grado ecc. Per la legge sono parenti di sesto grado.
Affini in linea collaterale di secondo grado
Sono affini in linea collaterale di secondo grado i cognati. Esempio: Tizio e Mevia sono marito e moglie. Tizio è fratello di Ugo. Poiché Tizio e Ugo sono parenti in linea collaterale di secondo grado in quanto fratelli, Mevia (cognata) e Ugo (cognato) sono affini in linea collaterale di secondo grado.